I dolci della festa del papà
Tra la pietanza tipiche della tradizione culinaria siciliana, vi sono gli sfinci di San Giuseppe (o Zeppole di San Giuseppe nel resto d’Italia). Si preparano con un impasto semplice, mescolando la farina con le le uova, il lievito e il latte, fino a ottenere una pastella che, dopo un periodo di riposo di qualche ora, verrà fritta in padella a cucchiaiate e decorata. Si servono poi farciti con ricotta, zucca candita e gocce di cioccolato e decorati con granella di pistacchi, ciliegie e scorza d’arancia candita.
La Sfincia, tipica soprattutto delle Sicilia occidentale e originariamente prodotta a Palermo, è anche stata inserita nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (P.A.T.) del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.
La festa del papà
Il 19 marzo è il giorno in cui la chiesa cattolica festeggia San Giuseppe. In Italia e nei paesi di tradizione cattolica coincide con la festa del papà essendo San Giuseppe il padre di Gesù e quindi il simbolo della figura paterna per eccellenza. In altri paesi, invece, viene festeggiata in date diverse: per esempio gli Usa, viene festeggiata la terza domenica di giugno, mentre in Germania coincide con il giorno dell’Ascensione (una festa mobile cristiana che cade il giovedì quaranta giorni dopo la Pasqua).
La festa ha origini molto antiche, si pensa che venne istituita già dal 300 d.c. ma fu solo Papa Sisto IV ad inserirla nel calendario nel 1479 e fino al 1968 era una festività nazionale. In seguito San Giuseppe diventò anche patrono di altri paesi come Canada, Messico e Belgio. Tornando in Italia, in particolare in Sicilia, vi era la tradizione di invitare a pranzo i poveri, poichè il Santo è protettore degli orfani e dei più sfortunati, ma anche di una categoria professionale, quella dei falegnami.