Il Carnevale è sinonimo del divertimento estremo, dello sfarzo nel gioco, nel travestimento e nella tavola. In Sicilia si tratta di un vero e proprio culto, soprattutto nelle località che seguono la tradizione dei carri allegorici e delle sfilate.

Anticamente i festeggiamenti legati a questa manifestazione duravano più di un mese, a partire dal giorno seguente l’Epifania e fino al giungere della più triste ed austera Quaresima. Dopo il terremoto dell’undici gennaio del 1693 la durata della festività incominciò ad esser ridotta ad una settimana, per la precisione i sette giorni prima del mercoledì delle Ceneri.

Da sempre la festa è stata un modo per ironizzare le condizioni sociali, politiche e civili dei tempi, grazie a momenti di satira e parodia. L’etimologia della parola si ricollega al latino “Carnem Levare“, cioè al divieto ecclesiastico di consumare carne durante il periodo quaresimale. La festa ha avuto sempre un grande richiamo perché,anche nei tempi più austeri, era l’unica occasione in cui tutti potevano stare insieme festeggiando con balli, canti e piatti fatti in casa.

Il Carnevale in Sicilia

Anticamente in Sicilia si poteva assistere a delle danze particolari, come quella “degli schiavi” durante la quale i partecipanti, travestiti appunto da schiavi. Si ballava per le strade al suono di antichi strumenti come i tamburi, e i partecipanti si travestivano da pigmei e intrattenevano il popolo.

La parodia sempre presente, anche nelle maschere: tra le altre maschere tradizionali del passato si possono ricordare quelle ispirate ai maggiori esponenti delle classi sociali cittadine: si hanno così le rappresentazioni dei “Dutturi”, dei “Baruni” e degli “Abbati”.

Durante la settimana del Carnevale il fasto e l’abbondanza si presentano anche sulle tavole: si fa largo uso di sughi di carne e di pietanze elaborate, come i “maccheroni al sugo”, ovvero la pasta preparata in casa e condita con il ragù preparato con cotenna di maiale e spezie.

I veri protagonisti di questo allegro periodo dell’anno sono i dolci e, tra la varietà dei costumi, dei carri, delle tradizioni e delle danze, ciò che accomuna l’intera Sicilia sono proprio loro. Prime fra tutti le croccanti CHIACCHIERE!

(Perché chiacchiere? Perché a Carnevale è possibile “chiacchierare” senza filtro senza rischiare di essere rimproverati.)

Ma abbiamo anche la Pignolata, i cannoli e i ravioli di ricotta. In alcune zone anche gli SFINGI DI CARNEVALE o DI SAN GIUSEPPE (perché preparate e gustate anche in occasione della festa del papà).

Ultimo aspetto, ma non il meno importante, legato alla festa riguarda alcune antiche tradizioni che, purtroppo, oggi non hanno più la stessa forza e lo stesso fascino del passato. I nostri nonni, ad esempio, praticavano l’antica abitudine di raccontare indovinelli in dialetto, i miniminagghie, apparentemente ricchi di doppi sensi ma che spesso avevano una soluzione più ingenua di quello che poteva sembrare.

Qualche esempio?

Nunn’avi a vùcca e pàrra, nunn’avi i vurìcci e sènti.
(Non ha la bocca e parla, non ha le orecchie e sente.)

I ravànzi m’accùzza, i rarrièri m’allònca.
(Davanti mi si accorcia, di dietro mi si allunga.)

Le soluzioni? Il telefono per la prima e la strada per la seconda. Ma ne esistono davvero tantissime!

 

Le manifestazioni più belle in Sicilia

Attualmente l’abitudine di festeggiare il Carnevale è ancora molto sentita in Sicilia.Se vi trovate in Sicilia per le vostre vacanze di Carnevale vi elenchiamo alcune delle manifestazioni più folkloristiche:

Palazzolo Acreide – Siracusa: qui il Carnevale si festeggia per sei giorni di seguito attraverso le sfilate di carri allegorici, la partecipazione delle tipiche maschere siracusane come i “cuturri”, vari veglioni, grandi abbuffate a base di “Cavatieddi” (un tipo di pasta condita con il sugo di maiale)e di salsiccia. Qui tutta la cittadinanza contribuisce alla riuscita della festa, lavorando alla realizzazione dei carri persino durante tutto l’anno.

Sciacca – Agrigento – è un’altra delle manifestazioni più note di tutta la Sicilia. In questa città il Carnevale è diventato un vero e proprio richiamo per i turisti, il travestimento e la sfarzosità dei carri ha fatto di questo evento una delle manifestazioni più importanti, tanto da diventare uno dei carnevali più famosi d’Italia.
I carri allegorici qui hanno subito delle positive innovazioni tecnologiche, prevedono il coinvolgimento di architetti, artigiani della ceramica e scultori per diventare così delle imponenti strutture per le rappresentazioni satiriche dei vari personaggi del nostro tempo.
Le varie manifestazioni iniziano in città il giovedì grasso con la consegna delle chiavi della città alla maschera “Peppe Nnappa”, fino alla fine di tutti i festeggiamenti con il rogo del carro di “Peppe Nnappa” che brucia insieme ai fischietti ed ai martelletti.

Acireale – Catania – ha delle origini molto antiche che, si presume, risalgono al XVII secolo. Soltanto nel 1929 la festa assume una forma organizzata e, col passare degli anni, diventa sempre più sfarzosa ed imponente tanto da diventare una tappa quasi obbligata per chi vuol trascorrere qualche giorno di euforia prima dello avvento della Quaresima.
Ogni anno si ha la sfilata di carri allegorici infiorati costruiti in cartapesta, di gruppi folcloristici e mascherati, l’esibizione di cantanti e di majorettes, l’esecuzione di giochi popolari nonché l’attiva partecipazione degli abitanti della città e di numerosi turisti.

Novara di Sicilia – Messina, prevede, oltre ai tradizionali festeggiamenti, anche il torneo della corsa delle locali forme del formaggio maiorchino – pecorino puro ricavato attraverso particolari processi di lavorazione e stagionatura e che assume una forma simile a quella del parmigiano. È un evento che può vantare quattro secoli di storia alle spalle e prevede la partecipazione di varie squadre che gareggiano facendo rotolare le forme del formaggio che pesano circa dodici chili per le vie cittadine. L’evento ha come naturale conclusione una Sagra durante la quale si può consumare non solo il formaggio in questione, ma anche la ricotta e la tuma.

Vi auguriamo di trascorrere delle divertenti feste di Carnevale, all’insegna del divertimento per tutta la famiglia! Non dimenticate di acquistare i dolci di Nonna vincenza presso i punti vendita di Catania, Roma e Milano, o sullo shop on line.